Biblioteca Aldo Luppi
Homo Incertus: il bisogno di sicurezza nella società della paura di Vittorino Andreoli

Homo incertus: il bisogno di sicurezza nella società della paura di Vittorino Andreoli
La condizione umana è caratterizzata dal bisogno di aggregazione per vincere il senso della paura e dell'insicurezza che si accendono di fronte ai pericoli dell'ambiente, del mondo. Ci sono periodi della storia in cui questi sentimenti si fanno particolarmente intensi e rendono l'esperienza esistenziale ancora più difficile. Se la comunità serve a dare certezze e difesa, si può giungere alla paura di vivere a contatto con gli altri come se un uomo fosse un nemico sempre. E cosi si finisce per rimanere soli mentre si cerca disperatamente un rifugio. Non vi è dubbio che esistono momenti storici e società che danno maggiore sicurezza, che moderano l'incertezza e il dubbio, e altri dove invece si è allertati dai pericoli e si vivono con incertezza persino i sentimenti e le relazioni affettive.
Di fronte a questo quadro era necessario che un grande psichiatra affrontasse sistematicamente il tema partendo proprio dalla conoscenza del comportamento umano all'interno della società. Ed è così che il professor Vittorino Andreoli costruisce un'analisi che non vuole essere teorica, ma aiutarci a capire noi stessi e il mondo in cui ci muoviamo.
Un'analisi che mostra le sorgenti psicologiche e sociali dell'incertezza, che ci mette davanti gli obiettivi di una sicurezza possibile e di una invece impossibile, poiché l'uomo si trova in un mondo che conosce solo in parte e che non può mai renderlo tetragono e sicuro.
Il professor Andreoli, con tutta la competenza e l'umanità di un grande autore, ci suggerisce come gestire l'insicurezza e giunge a mostrarci la nostra fragilità che richiede l'aiuto dell'altro, di un'altra fragilità, e fare così dei legami interumani la via per vincere la paura.
Il Professor Andreoli parte dai tre imperativi Darwiniani, necessari affinché un singolo uomo e la specie umana sopravvivano nell’ambiente, per centrare il tema del suo libro: la sicurezza e il ruolo che la sua percezione, al contempo individuale e collettiva, ha sulla salute fisica, mentale e sociale.
L'insicurezza, la sicurezza (possibile e impossibile) e l'Homo incertus, nella loro dimensione sociale e in quella psicologica.
Sono queste le sezioni del libro dove scopriamo, tra l'altro, il ruolo della paura nel determinare il vero coraggio e la nascita della violenza come risposta alla frustrazione e alla paura.
Utilissima per chi vuole imparare a gestire l'insicurezza la parte legata alle strategie: coltivare una passione, costruire il mondo del "come se" attraverso il gioco.
Scoprire la funzione del silenzio al posto dell'attacco: il tacere con pazienza per creare uno spazio-tempo dove ricomporre i dissidi nella dimensione parentale e sociale.
E infine, forse le strategie più importanti: staccarsi dalla cose, dal mio (e quindi non subire la paura di perdere oggetti che non fanno parte di noi) e, soprattutto, fare del bene.
Fare del bene ci fa percepire dagli altri più forti ma induce anche in noi un senso di forza e fiducia in sè, come quello di una madre che si sente forte perchè si prende cura del suo bambino.
Consigliato a chi avverte questo periodo come un momento storico di grande insicurezza e vuole riflettere su questa percezione, accompagnato da uno dei maggiori psichiatri italiani.