Archivio Storico
Attività culturali 2012
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La musica a Ferrara tra Otto e Novecento
Liutai e violinisti nelle carte dell'Archivio Storico Comunale
a cura di Corinna Mezzetti
Archivio Storico Comunale, 20 agosto - 31 ottobre 2012
Le carte d'archivio svelano volti e momenti dell'arte di suonare il violino a Ferrara.
Dall'abilità di liutai celebri, come Luigi ed Ettore Soffritti, all'insegnamento del violino nella scuola di musica, sotto la guida di Gaetano Zocca o Nicola Petrini-Zamboni, fino ai concerti tenuti in città dalla Società del Quartetto, la mostra propone una piccola carrellata di documenti su maestri, allievi e violinisti, che hanno suonato a Ferrara tra '800 e '900.
► Scarica la locandina della mostra in formato PDF

• Settimana della cultura 2012
Ebrei a Ferrara (secc. XIII-XX). Vita quotidiana, socialità, cultura
14-22 aprile 2012
in collaborazione con Soprintendenza Archivistica per l'Emilia
Romagna, Archivio di Stato di Ferrara e Comunità ebraica di Ferrara
Ferrara, dal sec. XIII cuore pulsante di un’attiva e multiforme comunità ebraica, nelle giornate della settimana della cultura 2012 vuole restituire attraverso mostre, visite guidate e conferenze un percorso nella vita quotidiana, nella socialità e nella cultura degli ebrei ferraresi dal sec. XIII al sec. XX.
Nel fluire dei luoghi e delle documentazioni archivistiche dell’Archivio di Stato, dell’Archivio Storico Comunale e della Comunità ebraica si ritrova la memoria dei singoli rappresentanti del nucleo ebraico ferrarese e delle loro vicende personali.
Programma delle iniziative
Domenica 15 aprile, h. 10.30
Archivio di Stato di Ferrara
Inaugurazione della mostra Ebrei a Ferrara (XIII-XX sec.). Vita quotidiana, socialità, cultura nei documenti dell’Archivio di Stato di Ferrara
Relazioni introduttive alla mostra a cura di Laura Graziani Secchieri e Davide Guarnieri (Archivio di Stato di Ferrara)
Itinerario nella Ferrara ebraica
Al termine dell’inaugurazione seguirà un percorso a piedi guidato da Gianpiero Nasci e Laura Graziani Secchieri (Archivio di Stato di Ferrara) attraverso le vie del ghetto.
Martedì 17 aprile, h. 17.00
Archivio Storico Comunale di Ferrara
Conferenza Ebrei a Ferrara (XIII-XX sec.). Vita quotidiana, socialità, cultura nei documenti dell’Archivio Storico Comunale di Ferrara
Mirna Bonazza (Archivio Storico Comunale di Ferrara).
Giovedì 19 aprile, h. 17.00
Archivio storico comunale di Ferrara
Presentazione audiovisivo e mostra La lunga notte a cura di Emiliano Rinaldi.
Ne parla con l'autore Roberto Roda
Domenica 22 aprile, h. 10.30
Comunità ebraica di Ferrara
Visita alle Sinagoghe e al Museo ebraico a cura di Michele Sacerdoti, presidente della Comunità ebraica di Ferrara.
Nell’occasione, a cura di Giovanna Caniatti (Soprintendenza archivistica per l’Emilia-Romagna), sarà presentato l’archivio della Comunità ebraica con esposizione di documenti significativi.
Itinerario nella Ferrara ebraica
Al termine della visita seguirà un percorso a piedi guidato da Gianpiero Nasci e Laura Graziani Secchieri (Archivio di Stato di Ferrara) attraverso le vie del ghetto.
Segreteria organizzativa
Laura Graziani Secchieri (Archivio di Stato di Ferrara)
Tel. 0532-206668; mail: laura.graziani@beniculturali.it.
► Scarica la locandina della conferenza di Mirna Bonazza in formato PDF
• Ciclo di incontri dedicati alla fotografia e al documento visivo
L’immagine in archivio
Archivio Storico Comunale di Ferrara, 5 aprile - 24 maggio 2012
Giovedì 5 aprile, ore 17.00
Immagini dal silenzio
Presentazione del volume "Il rimpianto del nido. L’aquila e il suo territorio a due anni dal terremoto", fotografie di Giovanni Corazza con la collaborazione di Simona Guerrini, Cento, Editore Baraldi/Associazione Culturale 'Occhio Magico', 2010 (per ricordare il sisma del 6 aprile 2009).
Introduce Roberto Roda. Saranno presenti gli autori.
Gli enti pubblici preposti alla conoscenza e alla tutela del territorio hanno da tempo rinunciato alle utili campagne fotografiche di documentazione. Si imputa la responsabilità alle ristrettezze economiche. Le grandi campagne fotografiche che negli anni '70-'90 videro in primo piano l’IBC della Regione Emilia-Romagna, la Regione Lombardia e anche il Comune di Ferrara, appaiono lontane e spesso dimenticate. Siamo ormai in un’epoca dove il digitale e i fotofonini danno l’impressione che si raccolgano immagini in ogni momento e ogni dove. In realtà si scatta tanto, ma caoticamente e si conserva ben poco. I nostri territori, paradossalmente, saranno meglio documentati dalla fotografia dell’Ottocento piuttosto che dalla rivoluzione digitale. In una tale situazione di generale "deregulation" documentaria un grande aiuto agli enti pubblici e territoriali può arrivare da un associazionismo culturale e fotoamatoriale ben motivato. La ricerca condotta dall’associazione culturale ferrarese "Occhio Magico" nei territori del sisma aquilano è esemplare di queste possibilità e non a caso questo lavoro viene già utilizzato in alcune attività didattiche universitarie del Politecnico di Milano.

La lunga notte
Un audiovisivo e una mostra, di Emiliano Rinaldi
Nell’archivio fotografico del Centro Etnografico due album di immagini scattate fra la fine degli anni '50 e gli anni '60 formano un utile regesto delle lapidi commemorative collocate in città e nel territorio comunale. Una intera sezione è dedicata alle lapidi e ai cippi commemorativi dei caduti per la libertà al nazi-fascismo. Stimolato da quelle immagini, aridamente documentarie, Emiliano Rinaldi, giovane ricercatore e fotografo copparese, è tornato, mezzo secolo dopo, a scrutare con l’obbiettivo fotografico quelle lapidi, riflettendo tuttavia sulla perdita di memoria e in fondo sull’indifferenza che oggi sembra circondare quelle testimonianze di pietra, rappresentative di sacrifici cruenti ormai lontani nel tempo, ma fondanti del nostro essere in democrazia, oggi.
Garbate e quasi intimiste, senza volontà retoriche, acrivibili alla "street photography", un genere molto amato dalle nuove generazioni, le immagini di Rinaldi hanno la capacità di far riflettere sulla storia, pur raccontando il presente. Un modo insolito, ma tutt’altro che inutile per celebrare il 25 aprile, senza retoriche inutili.
Ne parla con l’autore Roberto Roda.
La mostra "La lunga notte" rimarrà in parete sino al 1 giugno.
► Scarica la locandina della mostra in formato PDF
Giovedì 10 maggio, ore 21.00
Pretesto Blow Up
Dall'immagine degli anni Sessanta alcuni stimoli per una fotografia creativa e concettuale
Nel 2012 la città di Ferrara ricorda il centenario della nascita del grande regista ferrarese Michelangelo Antonioni. "Pretesto Blow Up" è a tutti gli effetti un’esperienza di "didattica per adulti", un laboratorio fotografico condotto in collaborazione col Fotoclub Ferrara e ispirato al capolavoro Blow Up di Antonioni. Il laboratorio, condotto da Roberto Roda, afferisce al corso di fotografia concettuale "Ai margini della realtà" e rientra negli appuntamenti di "Quante storie nella storia. XI settimana della didattica in Archivio". Anche in questo caso come già nell’iniziativa precedente la conoscenza e lo studio dell’immagine storicizzata diventa fondamentale per raccontare il presente.
Giovedì 24 maggio, ore 17.00
La guerra in istantanea
Presentazione del volume "The War Along the Po River. Istantanee nei territori del fiume Po durante il secondo conflitto mondiale e nell’immediato dopoguerra", a cura di Simone Guidorzi e Carlo Mondani, Mantova, Museo della Seconda Guerra Mondiale del fiume Po di Felonica Po/Editoriale Sometti, 2011.
Introduce Roberto Roda. Intervengono i curatori.
Molte delle immagini fotografiche della seconda guerra mondiale sono immagini costruite, come la celebre foto dei marines che alzano la bandiera americana a Iwo Jima. Anche tutte le foto che documentano l’avanzare dell’VIII armata nei territori ferraresi sono "posate" da reporter addestrati a rendere più fotogenica la realtà della guerra. Guidorzi e Mondani per conto del Museo della Seconda Guerra Mondiale del fiume Po di Felonica Po (e con la collaborazione di molte raccolte private e archivi pubblici, come quello del Centro Etnografico Ferrarese) sono andati invece alla ricerca di foto istantanee prese da anonimi dilettanti, scatti improvvisati, tecnicamente imperfetti, ma con il pregio di poterci ritornare una documentazione più diretta della guerra nei territori lungo il fiume Po, ove ebbe luogo la finale debacle tedesca. Si tratta di documenti visivi senza ricercatezze estetiche, senza enfasi retoriche o propagandistiche. Centinaia di immagini uniche e inedite (per la maggioranza di queste non esistono i negativi ma solo piccole stampe uscite dai cassetti con i segni dal tempo) vengono riunite in un volume di grande utilità storiografica.