Fonti per la storia dell'arte moderna. Metodi e strumenti per un approccio storico
Presentazione del libro di Matteo Provasi e Federica Veratelli (Mondadori, 2024)
Dialoga con gli autori: Gianluca Forgione (Università di Ferrara)
Quanto guadagnava Guido Reni per la realizzazione di un quadro? Come fu ucciso Winckelmann? Come si rivolgeva Artemisia Gentileschi al suo amante? Accanto alle testimonianze fornite dalla tradizionale storiografia artistica, lo storico dell’arte oggi non può più ignorare quella messe di informazioni sulle opere, sugli artisti, sulla committenza, sul collezionismo e sul mercato fornite da documenti singolari, come i libri dei conti o le carte dei processi. Partendo dall’analisi della natura tipologica di queste fonti, il volume ne esplora le potenzialità per il mondo delle immagini, anteponendo al taglio antologico quello metodologico, interdisciplinare e comparativo. I documenti economici, giudiziari, diplomatici e militari, privati, diventano così materiali originali per la ricostruzione dei contesti e degli avvenimenti in cui videro la luce molti capolavori della storia dell’arte europea, ad uso di studenti, docenti, ricercatori e appassionati.
Matteo Provasi insegna Storia moderna e Storia dell’Europa moderna presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Ferrara. Si è occupato di fonti cronachistiche e diplomatiche, di rivolte popolari, delle pratiche e delle immagini del potere presso le corti italiane rinascimentali. È autore di diverse pubblicazioni tra cui Il popolo ama il duca? Rivolta e consenso nella Ferrara estense (Viella, 2011).
Federica Veratelli è professore associato presso il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma, dove insegna Fonti per la storia dell’arte, Museologia e storia del collezionismo, Storia della provenienza delle opere d’arte e Storia e critica dell’arte degli antichi Paesi Bassi. Ha insegnato presso la Katholieke Universiteit Leuven, l’Université de Valenciennes et du Hainaut-Cambrésis, l’Université Paris-Est Créteil Val-de-Marne e l’Università Ca’ Foscari di Venezia. È vincitrice del Prix Henri Pirenne 2015 (Commission Royale d’Histoire de la Belgique) per il volume À la mode italienne. Commerce du luxe et diplomatie dans les Pays-Bas méridionaux, 1477-1530 (Lille, Septentrion/Archives départementales du Nord, 2013).
A cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea
